Vuoto apparente
Cosa Manca
di Bianco-Valente

“Cosa manca” è il progetto che abbiamo sviluppato durante una settimana di residenza a Roccagloriosa, in Cilento, per “Public Spaces = A place for Action” di Front of Art (Katia Baraldi, Laure Keyrouz e Andrea Stomeo). In una prima fase abbiamo formulato la stessa domanda a diversi abitanti di Roccagloriosa incontrati per strada o nelle loro case: Cosa manca?
Una domanda apparentemente banale, in grado però di lasciare interdette le persone che in più occasioni, prima di rispondere, ci hanno chiesto se ci riferivamo al singolo oppure alla comunità. Abbiamo diligentemente segnato tutte le risposte avute, senza tralasciare quelle ironiche o evasive.
Quando bussavamo alle porte delle case delle persone che vivevano nel borgo antico per illustrare il nostro progetto e formulare la domanda, chiedevamo anche di donarci delle vecchie lenzuola o tovaglie da tavola che non usavano più.
Per alcuni giorni abbiamo dipinto le risposte su queste lenzuola e tovaglie, chiedendo poi agli abitanti di esporli il giorno dell’inaugurazione, facendo in modo che ognuno mostrasse al proprio balcone la risposta espressa da un’altra persona, così da intrecciare in maniera non controllabile i punti di vista sui desideri e le necessità della comunità. La risposta è stata entusiastica ed ha cambiato per un giorno le strade del borgo ed il modo di interagire dei suoi abitanti, offrendo molti spunti di riflessione e discussione. Il nostro grazie va a tutti gli abitanti di Roccagloriosa che in più occasioni ci hanno dimostrato la loro generosità, a Fabio Farnè che ha messo a disposizione gli spazi della sua residenza per artisti di Roccagloriosa, ai componenti di Front of Art che hanno prodotto e curato l’evento e a Rana Haddad e Pascal Hachem, gli artisti libanesi che hanno condiviso con noi questa residenza in Cilento, durante la quale hanno realizzato la loro opera Vertical Procession.

Bianco-Valente, Cosa manca, giugno 2014, progetto per Front of Art, Roccagloriosa, Italia

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Bianco-Valente (Giovanna Bianco e Pino Valente) iniziano la loro collaborazione a Napoli nel 1994 indagando dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente. A questi studi è seguita un’evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Dopo varie installazioni monumentali su facciate di edifici storici hanno realizzato diverse opere ambientali incentrate sulla relazione fra le persone, gli eventi e i luoghi.