IL PARTITO PRESO DELLE COSE
Sette oggetti d’affezione dell'artista Cesare Pietroiusti
di Rossana Macaluso

Dispersione/Disseminazione dello Studio di Cesare Pietroiusti
a cura di Paola Bommarito, Massimiliano Di Franca, Rossana Macaluso.

20 dicembre 2011, Studio di cesare Pietraiusti, Roma

 

§ Asta 

Nel settembre 2011, su iniziativa di Routes Agency, tre giovani curatori d’arte, tra cui me, Paola Bommarito e Massimiliano Di Franca, incontrano l’artista Cesare Pietroiusti rivolgendogli l’invito a scegliere alcuni oggetti d’affezione presenti all’interno del suo studio d’arte con lo scopo di disseminarli e successivamente di disperderli. L’azione con la quale attuare i due processi di dispersione e disseminazione, sarebbe avvenuta attraverso un’azione controllata, ovvero un’asta affettiva. All’affezione degli oggetti, avrebbe dunque corrisposto l’affettività dell’asta, in un coerente processo che avrebbe escluso lo scambio monetario.

L’idea dell’asta dal titolo Dispersione/Disseminazione dello Studio di Cesare Piestroiusti traeva ispirazione dall’editoriale del secondo numero di root§roots dedicato al tema dell’archivio, dal titolo Conversazione tra Viviana Gravano e Cesare Pietroiusti. Durante la conversazione, l’artista riflette sulla possibilità di “depotenziare” il concetto di dispersione dal concetto di “perdita”, più precisamente dalla “paura della perdita” insita nell’impossibilità della tracciabilità, della catalogazione e archiviazione negli spazi dell’affezione. L’Asta intende dunque valorizzare il processo con il quale l’oggetto disperso può assumere nuove possibilità di senso, qualunque sia la sua tracciabilità futura.

Ogni disseminazione rimanda ad immaginari di percorsi in qualche modo rintracciabili. Viceversa la dispersione, nella sua mancanza di un principio ordinatore, configura l’oggetto come una serie di spostamenti in una deriva. Non è dato sapere il luogo di ulteriori proliferazioni, né quello in cui nasceranno ulteriori significati. Dispersione/Disseminazione dello studio di Cesare Pietroiusti intende mettere in atto un percorso di disseminazione e di successiva dispersione verificando fino a che punto è possibile monitorare tale spostamento di significato. Attraverso lo scambio intende attivare un processo di condivisione in cui l’allontanamento dai propri oggetti d’affezione, e il legame che si ha con essi, genera nuove possibilità di senso.1.

.

§ Oggetto di scambio

L’artista sceglie, in piena libertà di numero, formato, dimensione, sette oggetti con la consapevolezza del conseguente distacco, ma allo stesso tempo, della nascita di nuovi processi significativi attraverso il trasferimento in nuovi spazi.

Viene richiesto all’artista di indicare il grado di affezione che lo lega a ciascun oggetto, secondo un principio ordinatore per cui anche l’intangibilità dell’affezione può essere catalogata. Gli oggetti diventano così a pieno titolo oggetti d’affezione. Come qualunque oggetto scelto per un’asta, gli oggetti d’affezione vengono accuratamente analizzati, fotografati, catalogati in delle schede rese pubbliche, in modo che ciascuno potesse conoscere l’oggetto e avanzare una proposta di scambio.

Dalle schede è possibile apprendere in maniera sintetica, ma puntuale, la storia dell’oggetto, il grado di affezione, la sua collocazione temporale nel mondo degli affetti e del ricordo. L’artista dona al processo di disseminazione sette momenti della sua vita, il piacevole ricordo di una storia d’amore ormai lontana e la più intima memoria di un oggetto legato a suo nonno, il fantasioso viaggio a Roma di un turista tedesco, ma soprattutto preziose documentazioni di suoi precedenti lavori artistici come il libro Mille piani. Capitalismo e schizofrenia, una maglia realizzata nell’ambito di un Festival di poesia tenutosi a Rotterdam nel 2009, il residuo di perfomance realizzata insieme all’artista Francesco Careri.

Stampa

Stampa

Stampa

Stampa

Stampa

Stampa

Stampa

 

§ Presentazione dell’offerta e aggiudicazione

Chiunque ha avuto la possibilità di avanzare una o più proposte di scambio con gli oggetti d’affezione dell’artista, divenendo così un potenziale disseminatore. Il partecipante all’asta, in relazione all’oggetto di affezione scelto, è stato invitato ad elaborare la proposta di scambio a partire dalle seguenti categorie: un oggetto coerente (senza nessun limite di dimensione e formato); una proposta esperienziale come un’idea, una sensazione, un’azione da condividere con l’artista; una nuova collocazione temporanea ovvero un nuovo spazio che accolga l’oggetto d’affezione dell’artista. 

Fino al momento dell’asta, i sette oggetti d’affezione sono rimasti nella loro collocazione originaria all’interno dello studio. Nel corso dell’asta, l’artista, dopo aver valutato le proposte di scambio e ascoltato le relative motivazioni, ha determinato il vincitore che si è aggiudicato l’oggetto d’affezione diventandone il disseminatore. Il vincitore è contraddistinto nella seguente lista da un asterisco.

.

LIBRO MILLE PIANI (3 POTENZIALI DISSEMINATORI)

.

Nome Cognome: Ambra Patarini
Professione: Studentessa

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Libro Mille Piani

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
oggetto coerente

proposta esperenziale

Descrivi la tua proposta
Cedo a Cesare la mia tessera del PSI, in cambio del suo libro. Lui deve impegnarsi a non perderla e non gettarla via. Lo scambio non termina il 20 dicembre 2011 perché è un processo in divenire. Se nei prossimi 15 anni riesco a salire verso gradini più elevati della scala gerarchica politica ed avere incarichi nazionali extra partito mi impegno a tornare da Cesare a scambiare la tessera – ormai vecchia – con quella nuova.

Motiva la tua proposta
La tessera non ha valore in quanto oggetto in sé ma come simbolo. La tessera del PSI è simbolo di laicità, di uguaglianza e di libertà genericamente parlando, ma per me in particolare rappresenta la mia capacità di vivere al di fuori dei canoni, lontano dalla protezione familiare e con tutta la mia personalità. La tessera sottolinea il mio impegno costante contro ogni forma di apatia e mi ancora alla convinzione che posso essere la mia rivoluzione. La proposta vuole essere un porta-fortuna per la politica italiana e Cesare diventa garante e notaio di questa volontà difronte una platea di testimoni. La scelta del libro come oggetto di scambio ha due motivazioni, la prima è perché entrambi gli oggetti possiedono un valore di contenuto e di presenza fisica, la seconda è perché il libro in questione è Mille Piani e il miglior paradosso per il libro di Deleuze e Guattari è l’essere scambiato con la tessera del PSI.

———-

Nome Cognome: Noemi Longo
Professione: studentessa

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Libro Mille Piani

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
X oggetto coerente

Descrivi la tua proposta
Un oggetto. Un disegno. Penna e pennello nero su foglio A4.

Motiva la tua proposta
Il premio, sponsorizzato da Superenalotto con Sisal, è stato indetto per valorizzare il legame tra l’arte e le istituzioni e promuovere il legame tra l’arte e le istituzioni e promuovere l’arte contemporanea ed è rivolto all’autore dell’opera d’arte che avrà meglio illustrato il tema dell’Unità d’Italia. L’opera vincitrice troverà collocazione nella restaurata Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari. Le altre nove opere saranno vendute all’asta. L’Asta di beneficienza per l’Aquila si terrà giovedì 17 novembre alle ore 18,30 nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini (via Poli 19 Roma).

Immagine09

 

 

 

 

 

 

 

 

———-

Nome Cognome: Silvia Pujia – Maria Teresa Zingarello*
Professione: Studentesse in Storia dell’arte contemporanea

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Libro Mille Piani

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
proposta esperenziale

Descrivi la tua proposta
La proposta di scambio consiste nell’annotare, su un blocco di fogli, appunti e pensieri suscitati dalla lettura del libro. In seguito a questa operazione di lettura-scrittura seguirà la macerazione del blocco di appunti che verrà consegnata al proprietario originario in modo da restituire, non solo simbolicamente, e con-dividere ciò che è stato e assimilato e digerito del contenuto del libro stesso.

Motiva la tua proposta
La proposta nasce dall’analisi a grandi linee dei concetti chiave del libro combinata all’analisi dell’azione di cui il libro è stato oggetto, la realizzazione di un calco in creta.

Mille Piani è infatti disseminato di coppie concettuali tra cui quella del calco e della carta: «La logica dell’albero è una logica del calco e della riproduzione […] Il rizoma è invece una carta, e la carta non riproduce ma crea.» La restituzione degli appunti sotto forma di carta macerata esemplifica le sue capacità creative, la plasmabilità di un materiale malleabile incline alla modellazione o all’informe. Da qui l’ipotesi di restituire all’artista anziché il calco, come quello in creta disperso nella città di Firenze, la carta. Restituire la “lettura macerata”, digerita, elude inoltre la consequenzialità relativa al blocco di fogli, disposti in un ordine prestabilito e fisso, verticale, e predilige una configurazione dove i passaggi predefiniti sono assenti. In questo modo si favorisce un’organizzazione decentrata, che si rifà all’orizzontalità propria del rizoma. Mille Piani si compone infatti di quattordici piani che possono essere letti secondo un ordine casuale. Non si ha dunque una relazione sequenziale e stabile con il resto, ma un ordine che è assolutamente contingente e che può essere ridefinito dal lettore. Allo stesso modo l’artista avrà la possibilità di ristabilire la massa informe, creando nuove e inedite connessioni tra le parti. Mille piani si compone infatti di quattordici piani, che possono essere letti secondo un ordine casuale Ridurre fisicamente qualcosa in tanti pezzi e assemblarli senza una logica a priori tra loro significa rifiutare la riduzione statica del divenire, che sussume il molteplice nell’uno. Se un piano è l’elemento che insieme ad altri costituisce un tutto, attraverso la macerazione, il singolo pezzo-piano, smembrato dal tutto, entrerà in un rapporto più stretto con la serie. Abbiamo quindi scelto di far circolare la cultura, i mille piani del libro, leggendolo e quindi assimilandolo, studiandolo e, come già l’artista, annotare a nostra volta appunti e pensieri suggeriti dalla sua lettura. Spezzettare questi fogli di appunti e macerarli o meglio “digerirli” – se per macerazione si intende l’operazione compiuta a temperatura ambiente e per digestione la stessa operazione a mite calore – per amalgamare approfonditamente i vari piani concettuali tra loro, confondendoli, per poi restituire al proprietario il libro-carta. Solo dopo averlo assimilato e digerito, per macerazione (la macerazione è usata anche per riciclare la carta), e quindi fatto proprio, sarà possibile riciclare le idee, contenute in esso, per farle circolare su altri piani concettuali e crearne delle nuove.

Immagine10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MACCHINA DA SCRIVERE OLIVETTI (7 POTENZIALI DISSEMINATORI)

.

Nome Cognome: Isabella Gaffè*
Professione: videomaker

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Macchina da scrivere Olivetti

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
oggetto coerente

proposta esperenziale

Descrivi la tua proposta
Scambio temporaneo tra la macchina da scrivere e due miei oggetti: una cinepresa 8mm Brownie Kodak (valore affettivo notevolissimo, cimelio di famiglia) e una polaroid (valore affettivo notevole). Lo scambio avverrà per un intero anno con la promessa di restituirceli allo scadere del tempo, il 20 dicembre 2012. Entro quest’anno scriverò, utilizzando la macchina da scrivere, un testo che racconti cosa accade veramente, prima e dopo la cartolina veneziana, alla ragazza del 1981. Di contro, propongo che l’artista crei un’opera utilizzando gli oggetti affettivi da me scambiati.

Motiva la tua proposta
Dato il grandissimo valore affettivo degli oggetti in causa, sia miei che dell’artista, mi è venuto in mente di proporre l’alternativa dello scambio a tempo. Al tempo stesso, concorrendo una serie di coincidenze notevoli e curiose, desidero proporre la possibilità di dispersione e disseminazione attraverso l’utilizzo dei medesimi oggetti per crearne altri (un racconto, un’opera) che a loro volta siano oggetti affettivi. Il mio racconto illustrerà, più o meno fantasiosamente, come tutti gli oggetti messi all’asta siano misteriosamente e sotterraneamente collegati alla mia vita, per essere stati in contatto con persone e luoghi i quali, anche attraverso diversi “gradi di separazione”, hanno incrociato la mia strada. Rintracciando le traiettorie degli oggetti posti all’asta “affettiva”, rifletto sul senso dell’attaccamento, della perdita, del (non) ritorno, e, grazie a un gesto che di per sé è già dispersione e disseminazione (l’asta stessa), traccio nuove rotte affettive.

Immagine11

 

 

 

 

 

Immagine12

 

 

 

 

 

———-

Nome Cognome: Luca Lo Pinto*
Professione: curatore/editore

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Macchina da scrivere Olivetti

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
X nuova collocazione

Descrivi la tua proposta
Usare la Macchina da scrivere Olivetti come parte integrante di un’opera d’arte concepita dall’artista Olaf Nicolai per la mostra D’Aprés Giorgio che si terrà nella casa museo Giorgio De Chirico dal 27 gennaio al 27 gennaio 2013.

Motiva la tua proposta
Trovo interessante che un oggetto appartenente ad un artista possa assumente nuova funzionalità diventando parte di un’opera di un altro artista.

Immagine13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

———-

Nome Cognome: Silvia Pujia – Maria Teresa Zingarello
Professione: Studentesse in Storia dell’arte contemporanea

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Macchina da scrivere Olivetti

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
oggetto coerente

Descrivi la tua proposta
La proposta consiste in uno scambio equo, regolato da un principio puramente letterale: la cessione della Lettera22 – macchina da scrivere – in cambio di un carattere tipografico di legno a tampone – il numero uno, assente sulla tastiera della macchina da scrivere. Concettualmente lo scambio non comporterà alcuna effettiva cessione ma semplicemente una diversa interpretazione del nome dell’oggetto. Al termine dell’asta nessuna delle due parti risulterà privata dell’oggetto originario in quanto entrambe avranno mantenuto l’equivalente dell’oggetto di partenza, una lettera 22.

Motiva la tua proposta
Prendendo “alla lettera” l’oggetto di affezione dell’artista, l’idea è di rispondere con un oggetto coerente. La proposta consiste nello scambio due oggetti che abbiano letteralmente lo stesso valore. La riflessione prende spunto dall’analisi dell’oggetto d’affezione e, in particolare, di due sue caratteristiche – il nome della macchina da scrivere, Lettera22, e l’assenza nella tastiera di un carattere, l’uno – e dal fatto che l’alfabeto italiano è composto da 21 lettere e non 22. Da qui l’idea di dare, in cambio della Lettera22 (la 22° lettera è ciò che manca all’alfabeto italiano), il carattere in essa assente, l’uno (ciò che manca alla macchina da scrivere).

Immagine14

 

 

 

 

 

 

 

 

———

Anomimo

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Macchina da scrivere Olivetti 

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
nuova collocazione

proposta esperenziale

Descrivi la tua proposta
La mia è una proposta di tipo esperienziale ma anche di scambio. Mi piacerebbe prendere in prestito per un periodo di tempo determinato, diciamo da uno a tre mesi, la lettera 22 dell’Olivetti e usarla per scrivere i miei sogni (solo quelli che si fanno dormendo, non eventuali altri…). Alla scadenza del tempo prestabilito restituirei l’oggetto d’affezione insieme ai fogli battuti a macchina in unica copia, fogli di cui Cesare sarà padrone di fare ciò che vuole. La macchina da scrivere verrà collocata in una casa in Prati ancora da definire, ma probabilmente – almeno per un periodo – in un appartamento a Via Sabotino. Qualora ci fossero problemi con il funzionamento della macchina da scrivere mi impegnerei comunque a consegnare un resoconto dei miei sogni.

Motiva la tua proposta
La proposta è legata a un episodio della mia vita. Più di venticinque anni fa, all’età di diciannove anni, sono andata volontariamente in cura da uno psichiatra (Roberto delle Chiaie, in Via Cicerone, in Prati) per risolvere delle problematiche che si manifestavano in un rapporto malsano con il cibo. Durante la terapia, durata circa un anno, mi era richiesto di descrivere dettagliatamente i miei sogni, cosa che facevo scrivendoli a macchina su una lettera 22. Alla fine della terapia ho accumulato un numero di pagine che, messe in una busta di carta marrone, hanno viaggiato con me in varie case di Roma fino ad arrivare a Londra, dove mi sono trasferita nell’87. La busta è stata bruciata qualche anno fa nel mio giardino. Della lettera 22 di quegli anni non ho più traccia. Vorrei collocare, tramite questa proposta, un’esperienza passata in un ambito spazio-temporale diverso da quello originario e in questo modo mettere in relazione due persone che in quel momento non erano consapevoli dell’esistenza dell’uno o dell’altro.
Non ho considerato di tenere la macchina da scrivere perché mi interessa l’idea dello scambio nel senso del prestare. Mi viene in mente la parola inglese sharing, cioè dividere, condividere, dove nessuno ha il possesso di una cosa ma questa è invece a disposizione di chi ne può avere bisogno (o voglia) in un dato momento o per una funzione specifica che può anche durare a lungo nel tempo. Per questo non avrei motivo né ‘di tenere l’oggetto né ‘di tenere per me una copia delle pagine scritte. Anzi, l’atto di restituire farebbe parte dell’esperienza; Cesare potrebbe decidere di prestare nuovamente la macchina da scrivere e innescare quindi un nuovo (simile o diverso) meccanismo di relazione. Certo, potrei farlo anche io, cioè disseminare a mia volta, ma preferirei allora deciderlo con lui dopo la consegna dei sogni.

———-

Nome Cognome: Sabrina Vedovotto
Professione: Curatore

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Macchina da scrivere Olivetti

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
nuova collocazione

Descrivi la tua proposta
Ho deciso di proporre una nuova collocazione per la macchina da scrivere Olivetti. Ho pensato a questo oggetto poiché ne possiedo una identica, posta nella libreria del salone, dove lavoro. Ogni volta che devo iniziare a scrivere qualcosa mi volgo a guardarla come se dovessi trarne ispirazione.

Motiva la tua proposta
Ho visto la macchina da scrivere ed ho avuto un sussulto al cuore, era identica ala mia, mi sembrava la mia macchina da scrivere, donatami dal nonno di mio figlio qualche anno fa. Pensavo di dare una nuova collocazione alla macchina dell’artista, visto che è mia intenzione fare una collezione di queste vecchie macchine da scrivere. Quale posto migliore che non una libreria, macchina vicino a macchina?

Immagine15

 

 

 

 

 

———-

Nome Cognome: Sara Ciuffetta
Professione: neolaureata presso Accademia di Belle Arti di Frosinone

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Macchina da scrivere Olivetti

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
nuova collocazione

Descrivi la tua proposta
Propongo all’artista di collocare anche in modo temporaneo la sua macchina da scrivere olivetti insieme agli altri oggetti che compongono “Monumento ai vivi”: una mia scultura creata con la collaborazione dei cittadini di Frosinone, l’Accademia dei belle Arti di Frosinone ed il comune, a seguito di un’esperienza di arte partecipata durata circa un anno. La comunità ha donato oggetti di vita quotidiana raccontandone la storia che è stata documentata nel sito www.monumentoaivivi.org (spazio donato da una società della provincia) e che verrà presto documentata in un libro. Gli oggetti donati erano di materiali non degradabili per permettere una più lunga conservazione dell’opera (sono stati usati: legno, metalli o plastiche dure). Ogni persona è stata fotografata con il suo oggetto che ha reso concreta la costruzione del nuovo monumento cittadino che verrà istallato in modo permanente entro il 2012. La mia proposta è quella di poter installare, anche in modo temporaneo, la macchina da scrivere sulla scultura dopo averla dipinta completamente di rosso come gli altri oggetti (colore scelto dai cittadini di Frosinone, partecipanti al progetto) e di aggiungere alla documentazione delle persone partecipanti la foto dell’artista con il suo “pezzetto” di storia.

Motiva la tua proposta
Con la mia proposta, spero di arricchire la storia del nostro progetto attraverso il passaggio di un pezzo mancante all’assemblaggio di oggetti anche storici che hanno resto possibile la creazione di Monumento ai vivi. Spero di poter confrontare con l’artista la nostra esperienza e di avvicinare ulteriormente alcune pratiche artistiche di oggi alla vita quotidiana della comunità di Frosinone con la quale ho avuto il piacere di lavorare. Vorrei far conoscere quest’esperienza al di fuori della nostra provincia che rimane ancora un’isola deserta dal resto d’Italia. Attraverso questo progetto abbiamo cercato, infatti, di creare una possibilità di intervento artistico in una città quasi anonima, dove non ci sono musei, gallerie per l’arte contemporanea o addirittura piazze da poter visitare e nella quale potersi incontrare. Il progetto ha voluto dall’inizio creare incontri, confronti, scambi, partecipazione, in una città che forse ne aveva davvero bisogno. Attraverso questa possibilità, ora, vorrei creare di far conoscere il nostro territorio che così povero di attività ha recepito, invece, in modo straordinario la mia proposta, grazie alla quale sono nate vere collaborazioni, emozionati scambi e un nuovo “Monumento ai vivi” invece dell’ennesimo dedicato ai morti. Vorrei in ultimo portare la testimonianza di una collaborazione tra giovane studenti, Accademia di belle Arti e politica a tutte le persone e a tutti i giovani artisti che credono nell’impossibilità di tutto questo.

Immagine16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

———-

Nome Cognome: Victoria A. Ejiogu
Professione: studente di design

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Macchina da scrivere Olivetti

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
proposta esperenziale

Descrivi la tua proposta
Un’azione: l’acquisto di un biglietto alla lotteria “Natale solidale”, un piccolo gesto per la Costa d’Avorio. L’acquisto del biglietto contribuisce alla costruzione di una casa di volontariato in Costa d’Avorio.

Motiva la tua proposta
La riflessione sull’azione che avesse spinto l’artista all’acquisto della macchina da scrivere, ha messo in moto una mia azione dalla coerenza valoriale. Un atto che è, forse, concettualmente prevedibile ma, valorialmente importante per me e per chi, oltre a me, ne beneficerà. Inoltre l’idea che il contributo vada in un luogo lontano dal mio, come la Costa d’Avorio, proprio come per l’artista la beneficenza a New York, è un rafforzativo della coerenza trovata da me in quest’azione. Ringrazio quest’asta per aver fatto da motore all’esperienza qui descritta.

immagine17

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MAGLIA GOOD LOOKING (1 POTENZIALE DISSEMINATORE)

.

Nome: mk*
Professione: Formazione indipendente. Performance, coreografia e ricerca sonora

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Maglia Good-Looking

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
nuova collocazione

Descrivi la tua proposta
12 febbraio 2012 Teatro Kismet Bari, tra le diverse maglie indossate dai performer di mk durante lo spettacolo “speak spanish” ci sarà anche la maglia good looking

Motiva la tua proposta
Lo spettacolo indossa senza esitazioni l’esotismo cheap delle danze da ristorante turistico, maneggia superficialmente lingue straniere incomprensibili, flirta con l’attitudine da concerto rock. Prende in prestito quello che trova: un pareo indonesiano, un fumogeno giallo da stadio… è un gesto di fuga e come tale arraffa tutto quello che può per agevolare questa fuga.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

 

 

 

 

 

 

RESIDUO DI PERFORMANCE (L’ASTA E’ ANDATA DESERTA)

.

CARTOLINA POSTALE (3 POTENZIALI DISSEMINATORI)

.

Nome e Cognome: Marta Trotta
Professione: Formatrice e consulente organizzativa

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Cartolina postale

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
oggetto coerente

Descrivi la tua proposta
Rosa Benedetta è prelevata nel giorno di Santa Rita da Cascia presso una chiesa della mia città natale (Terni). La Rosa è secca con residui di foglie anch’esse secche. E’ accompagnata da un “satino” (piccola raffigurazione iconica con preghiera) che ritrae la Santa, anch’esso benedetto. Il tutto è contenuto in un sacchetto della Gütermann – azienda che produce prodotto per il mondo del cucito. L’oggetto è legato alle tradizioni familiari, richiama il legame di amore tra madre e figlia: mia nonna e poi mia mamma erano solite recarsi il giorno di santa Rita in chiesa per prelevare il “simbolo dell’impossibile” rappresentato dalla rosa [la storia della santa narra che nella fase finale della sua vita, avvenne un prodigio, essendo immobile a letto, ricevé la visita di una parente, che nel congedarsi le chiese se desiderava qualcosa della sua casa di Roccaporena e Rita rispose che le sarebbe piaciuto avere una rosa dall’orto, ma la parente obiettò che si era in pieno inverno e quindi ciò non era possibile, ma Rita insisté. Tornata a Roccaporena la parente si recò nell’orticello e in mezzo ad un rosaio, vide una bella rosa sbocciata, stupita la colse e la portò da Rita a Cascia, la quale ringraziando la consegnò alle meravigliate consorelle]. Per me è simbolo dell’affetto protettivo (oltre il razionale) che una madre nutre nei confronti della propria figlia. Inoltre richiama alla mente mia nonna, alla quale ero profondamente legata.

Motiva la tua proposta
Propongo di scambiare questo oggetto con la cartolina postale per due motivi: 1) è un oggetto coerente in termini dimensionali e, in parte, per il materiali da cui è composto; 2) è un oggetto che simboleggia il legame con una persona cara che abita il nostro passato.

Inizialmente avevo pensato di scambiare l’oggetto con la penna Pelikan (che per l’artista è legata al nonno), ma non c’era coerenza con il grado di affezione che nel mio caso è notevole.

Immagine19

 

 

 

 

 

———-

Nome e Cognome: Driant Zeneli*
Professione: Artista

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Cartolina postale

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
proposta esperenziale

Descrivi la tua proposta
Dedicherei un’opera alla persona che ha scritto la cartolina per regalarla a Cesare Pietroiusti. Userei la frase “these are a strange kind of romances, maybe “ come titolo dell’opera. Per trovare i fondi per la realizzazione dell’opera venderei la cartolina.

Motiva la tua proposta
Alcuni elementi della pratica di Cesare Pietroiusti stimolano la mia ricerca.

———-

Nome e Cognome: Pietro Baroni
Professione: Fotografo

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Cartolina postale

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
oggetto coerente

nuova collocazione

Descrivi la tua proposta
Scrivere sotto la frase dell’amica “IT’S TRUE; IF THE MEMORY IS ALIVE AFTER 30 YEARS”. Imbustare la cartolina e spedirla all’indirizzo dell’amica (se non lo si ha si cerca il modo di averlo). Come mittente usare Cesare Pietroiusti. Chiedere poi di fotografare la cartolina nella nuova collocazione.

 Motiva la tua proposta
Per emozionare l’amica che dopo 30 anni riceve una risposta alla sua cartolina e per la curiosità di sapere che farà lei una volta ricevuta: ci sarà ulteriore risposta? Silenzio? Contatterà Cesare? Ci sarà una cena insieme a Venezia? Sarà come un messaggio nella bottiglia.

.

MAPPA DI ROMA (4 POTENZIALI DISSEMINATORI)

Nome e Cognome: Laura Estrada Prada
Professione: Curatore/Artista

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Mappa di Roma, 1903

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
proposta esperenziale

Descrivi la tua proposta
Faccio un percorso in base ai posti segnati dal viaggiatore viennese nella cartina del 1903 e per ogni posto scrivo un testo ispirato al posto e al momento. Successivamente prendo una mia cartina di Roma e vi segno i luoghi di Roma che per me sono importanti o che vorrei ancora visitare. Questa mappa ‘mia’ e i testi ispirati alla mappa di Pietroiusti li consegno all’artista Elena Bellantoni. Elena deciderà che farne a patto che produca una ‘sua’ mappa e qualcos’altro ispirato alla mia che verrà consegnare a Cesare Pietroiusti. (Se Elena decidesse di fare qualcosa di performativo, dovrebbe consegnare a Pietroiusti, insieme alla ‘sua’ mappa, qualche forma di documentazione della performance. Es: video, foto, racconto, ecc.)

A questo punto, dopo che Elena consegna a Cesare Pietroiusti il materiale, lui ha la libertà di continuare questa catena di mappe o questo archivio affettivo della città di Roma, o può anche decidere di tener l’opera e la mappa di Elena e finire lo scambio.

Motiva la tua proposta
Il mio intento è creare un archivio che viaggia, che muta, che in realtà non sarà mai finito, che parla diverse lingue e racconta diverse storie. Allo stesso tempo, fare di Cesare Pietroiusti il ‘terzo anello’ nella catena d’archiviazione. Il mio intento è costringerlo a stare nella stessa posizione in cui lui spesso mette i ‘proprietari’ delle sue opere. La cartina che lui mi consegnerebbe muta e l’archivio cresce prima che lui abbia qualcosa indietro. Inoltre quest’archivio rimane disseminato perché io tengo la mappa del viennese che apparteneva a Cesare, Elena si tiene la mia mappa e così ogni collaboratore ha un pezzo d’archivio, la mappa del collaboratore precedente. Per capire i racconti o le interpretazioni, dovremmo incontrarci e parlare insieme, ciascuno della ‘sua’ Roma.

———

Nome e Cognome: Lorenzo Gigotti – Produzione NERO*
Professione: Editor – Publisher

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Mappa di Roma, 1903

Indica in quale categoria rientra la tua proposta
oggetto coerente

Descrivi la tua proposta
Un libro stampato in Risograph ad un colore dove verranno pubblicati tutti gli oggetti proposti per l’asta. Il libro sarà caratterizzato da un’immagine e una breve descrizione di ogni singolo oggetto. Saranno inclusi anche gli oggetti proposti dall’artista. Il libro avrà le sembianze di un inventario. Le copie saranno 70 e saranno numerate. Il libro verrà pubblicato da NERO e sarà realizzato solo successivamente all’asta.

———-

Nome e Cognome: Sara Puleo
Professione: Fotografo

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Mappa di Roma, 1903

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
proposta esperenziale

Descrivi la tua proposta
Ripropongo di ricercare tutte le mappe della città di Roma a partire dal 1913 fino al 2003, realizzate di decennio in decennio. Tutte queste mappe verranno ricopiate in carta lucida e sovrapposte all’originale, in modo da avere una immagine reale e chiara dell’evoluzione del paesaggio urbano. Una volta terminata questa fase, la nuova mappa, così creata sarà tagliata in 6 parti, e regalata, davanti al colosseo, a turisti provenienti da paesi diversi, che ne attueranno la successiva dispersione.

Motiva la tua proposta

L’idea di fondo della proposta nasce da due chiavi di lettura che riguardano la città di Roma. La prima si riferisce all’importanza che la città ha sempre rappresentato e tutt’ora rappresenta come centro di interesse culturale per il resto del mondo. L’Immagine chiave che a tutti gli stranieri viene in mente quando pensano all’Italia, è appunto Roma. Il secondo spunto riguarda la enorme crescita, a livello urbanistico, che la città ha avuto in questo secolo. Crescita spesso insensata, sicuramente enorme e a tratti singolare. Mi piacerebbe dunque, riuscire a unire questi due spunti, provando a rendere consapevole qualcuno, nel mondo, della straordinaria complessità e mutamento che ha reso la città tale come si presenta a lui, oggi, e su cui quasi mai il turista è portato a riflettere. Un souvenir che, proprio grazie al processo di condivisione favorirà la dispersione dell’oggetto in se.

———-

Nome e Cognome: Silvia Daga
Professione: Studentessa

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Mappa di Roma, 1903

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
proposta esperenziale

Descrivi la tua proposta
Mi piacerebbe che, così come fece il viaggiatore viennese a cui è appartenuta, Cesare segni su della carta trasparente posta sopra l’antica mappa di Roma i luoghi rintracciabili in cui lui ricorda aver vissuto delle situazioni fortemente imbarazzanti o delle situazioni che avrebbe preferito dimenticare.

Motiva la tua proposta
Dato che il valore affettivo che lega l’artista a questo oggetto è di grado discreto, io vorrei poter avere quest’oggetto in cambio di uno sforzo emotivo più forte da parte di Cesare nel dover ricordare, ripercorrere e segnare dei momenti che non sono ritenuti memorabili, anzi, fortemente dimenticabili, ma che in realtà formano più di ogni altra esperienza la nostra personalità, a volte contro la nostra stessa volontà di essere così come volevamo, speravamo o credevamo di essere.

.

PENNA PELIKAN (3 POTENZIALI DISSEMANATORI)

.

Nome e Cognome: Sara Ciuffetta*
Professione: neo laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Penna Pelikan

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
proposta esperenziale

Descrivi la tua proposta
L’idea è quella di proporre a diverse persone, trovate in modo casuale, di scrivere un diario di vita quotidiano collettivo usando la penna dell’artista. Ciascuno può avere a disposizione una pagina del diario che personalmente mi impegnerò a distribuire e recuperare. Il partecipante dovrà essere consapevole del fatto che a fine esperienza il diario verrà letto dall’artista, al quale potrebbe anche scrivere una lettera.

Motiva la tua proposta
Questa proposta potrebbe essere interessante per creare un incontro, condividere la giornata e lo stato d’animo di ciascuna persona che vorrà partecipare. Le persone che scriveranno potrebbero a loro volta creare proposte di scambio sapendo di parlare indirettamente con l’artista. L’artista avrà così la possibilità di conservare un’opera creata dalle persone che ne vorranno far parte.

———-

Nome e Cognome: Salvo Davì
Professione: Studente

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Penna Pelikan

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
oggetto coerente

proposta esperenziale

Descrivi la tua proposta
Propongo di dare all’artista una videocassetta personale dal titolo “compleanno 31/07/1989” in cambio della sua penna Pelikan. Lo scambio dovrà avvenire a patto che lo stesso artista veda e ascolti la mia videocassetta e ne descriva i contenuti scrivendoli con la sua penna. In conclusione io terrei la penna, l’artista la mia videocassetta e il “report” venutone fuori potrebbe essere donato ad una terza persona scelta in accordo tra me e l’artista creando una terza relazione, una terza ramificazione esperienziale.

Motiva la tua proposta
Il motivo che mi porta a proporre questo scambio di oggetti risiede nel fatto che non ho mai avuto il coraggio di riascoltare la voce dei miei genitori morti anni fa (di conseguenza non ho mai rivisto quel video, unica registrazione di un mio compleanno) e vorrei che qualcuno lo facesse per me raccontandomi sia ciò che accade in quel “pezzo” di vita registrato sia interpretandone le relazioni e soprattutto descrivendone le voci.

Inoltre trovo emotivamente interessante poter condividere con una persona sconosciuta questa parte della mia vita e intrecciare i miei ricordi con i suoi. La penna che all’artista ricorda il nonno diventerebbe l’oggetto che concretamente ha trascritto un mio ricordo. Vedrei in quella penna l’oggetto che ha “tradotto” in scrittura quelle voci, sapendo che qualcuno (Pietroiusti) ha ascoltato per me. L’artista di contro entrerebbe in dei ricordi che non gli appartengono ma che diventerebbero suoi nel momento in cui scrive con quella penna. La persona interessata al report si troverebbe in mano le esperienze di due sconosciuti che in qualche modo hanno interagito attraverso dei loro oggetti personali che rappresentano dei ricordi.

Immagine20

 

 

 

 

 

 

 

 

 

———-

Nome e Cognome: Silvia Pujia e Maria Teresa Zingarello
Professione: Studentesse di Storia dell’Arte Contemporanea

Indica l’oggetto d’affezione dell’artista per cui intendi fare la proposta
Penna Pelikan

Indica in quale categoria rientra la tua proposta:
oggetto coerente 

Descrivi la tua proposta
La proposta di scambio riguarda un oggetto che in senso concettuale è complementare a quello in asta: un quaderno a righe, conservato sotto-vuoto.

Motiva la tua proposta
La proposta è il risultato di una riflessione sul linguaggio e sui concetti di pieno e di vuoto. Il linguaggio si identifica infatti in una diade di mezzi tra loro complementari: la parola e il silenzio. Riportando il discorso sull’asta, la penna (oggetto d’affezione dell’artista) rimanda, per il suo stesso uso, all’atto dello scrivere e dunque alla parola; il quaderno a righe (oggetto coerente) prevede processi di lettura e scrittura al suo interno, è pensato proprio per espletare tale scopo. La riflessione si è poi focalizzata sul perdersi della penna Pelikan: la perdita del mezzo ha comportato a sua volta la perdita della possibilità di scrivere e dunque di comunicare tramite esso. Depotenziare la capacità comunicativa del mezzo significa liberarsi delle parole e concedere più spazio al vuoto e al silenzio, nell’asta esemplificato dal quaderno lasciato bianco (lasciare carta bianca, dare libertà di scelta e di azione) e conservato sotto-vuoto per preservarne l’incolumità. Scambiare la penna con questo oggetto significherebbe quindi restituire al proprietario originario ciò che la penna (pieno) perdendosi non ha scritto, ma che, così facendo, ha permesso di ritrovare: il silenzio (vuoto).

Immagine22

 

 

 

 

 

Immagine21

 

 

 

 

.

.

1 Testo di presentazione dell’evento Dispersione/Disseminazione dello Studio di Cesare Pietroiusti a cura di Paola Bommarito, Massimiliano Di Franca, Rossana Macaluso. 20 dicembre 2011, Studio di cesare Pietraiusti, Roma.