Sensory Hiatus
Lettera a Bruno Munari.
La polisensorialità nell’infanzia ed esercizi ludici per prendersene cura da adulti
a cura di Valentina Pagliarani

ESERCIZIO 1:

Lettera a Bruno Munari su traccia audio

ESERCIZIO 2:

Museo partecipato per polisensorialità affettive

ISTRUZIONI PER GIOCARE:

  1. Serve un pò di tempo a disposizione nel quale pensare semplicemente a giocare. Giocare con lo spazio. Giocare con le materie. Giocare con i propri sensi. Giocare a perdere tempo.
  2. Ogni partecipante è invitato alla co-creazione di un museo partecipato dedicato alla polisensorialità affettiva; il gioco ha come scopo l’allenamento dei sensi di chi partecipa, invitando a privilegiare tatto, olfatto e gusto e lasciando in secondo piano la vista e l’udito.
  3. Esplorare un qualsiasi luogo, materiale o immateriale, al quale si è legati affettivamente; cercare poi fisicamente un contatto con materie o oggetti che troviamo in quel luogo oppure trovare materie o oggetti che ci ricordano quella precisa esperienza, che può essere quindi presente o passata; esplorare come contemplatori attivi ogni cosa scelta, cercando di recuperare informazioni e sensazioni attraverso il linguaggio dei sensi;
  4. Scegliere una delle cose esplorate seguendo un criterio, non importa quale sia, ma farlo rigorosamente rispettando fino in fondo la propria scelta;
  5. Chiedersi quale dei nostri sensi ci ha permesso maggiormente di conoscere, riconoscere o ricordare quella cosa;
  6. Trovare una o più parole che sappiano nominare come un titolo ciò che avete scelto;
  7. Trovare, inventare, improvvisare un modo utile per raccontare ad altri l’esperienza, che sia descrittiva o percettiva; Ovviamente il mezzo tecnologico richiamerà a sé la vista e l’udito, ma qualsiasi idea potrebbe diventare utile per condividere con altri l’esperienza (fotografie? suoni? parole? disegni? altro?);
  8. Inviare tutto entro il 15 aprile all’indirizzo valentina.pagliarani@gmail.com indicando nome e cognome del partecipante e titolo; Le immagini dovranno essere inviate in formato JPG con risoluzione a 72 dpi, mentre le tracce audio in formato MP3 con una durata massima di 3 minuti.
  9. La collezione del museo sarà pubblicata entro il 15 maggio e condivisa sul sito della rivista.

Immagine in Homepage: collage di Valentina Pagliarani su immagine di Isabella Gaffè, 2018

Bibliografia

Munari B., I laboratori tattili, Edizioni Corraini, Mantova, 2011
Rastrelli B., Giocare con tatto. Per una educazione plurisensoriale secondo il metodo Bruno Munari, Franco Angeli / Le comete, Milano, 2002

Valentina Pagliarani nasce e vive a Cesena. È curatrice d’arte contemporanea, performer ed educatrice. La sua ricerca si concentra sulla relazione tra arte partecipata, gioco ed educazione libertaria. È co-fondatrice e co-direttrice artistica di Katrièm Associazione (www.katriem.it) per la quale cura la scuola sperimentale di Borgo Indaco, BIM! Microfestival di cultura infantile e il progetto [NON]Museo. Dal 2016 collabora con il dipartimento educativo di Cineteca di Bologna nel progetto didattico “Schermi e Lavagne”.