RELATIONSHIP
Spazi vocali di Massimiliano Di Franca
con la partecipazione di Jimmie Durham, Tarek Elhaik, Susanne Franco

Tre differenti punti di vista, tre riflessioni sul concetto di migrazione e di diaspora rilasciate per l’occasione dall’artista Jimmie Durham, dall’antropologo visuale Tarek Elhaik e dalla ricercatrice e storica della danza Susanne Franco, disegnano lo spazio interattivo di questa opera. Le tre personalità coinvolte, provenienti da ambiti e professioni differenti, danno una chiave di lettura e una visione personale e sfaccettata dell’argomento, con l’intento di dar vita e generare momenti di riflessione collettiva e spazi di confronto. Uno scambio di voci, un’opera relazionale pensata al fine di coinvolgere il pubblico, fruitore attivo di questo intervento partecipato, al quale è stato chiesto di rilasciare un proprio commento. Dopo aver ascoltato la traccia audio, che viaggia sull’immagine trasmessa dai monitor, il fruitore ha avuto la possibilità, grazie ad un apposito registratore, di lasciare un’opinione, una critica soggettiva, un feedback. Un modo di continuare un dialogo, di partecipare alla discussione iniziata dai tre studiosi coinvolti, di riscrivere una traccia audio condivisa. Un ritorno e tanti punti di partenza di un discorso allargato che mira attraverso il processo e la partecipazione, a attivare nuovi spostamenti di senso.

Massimiliano Di Franca, Spazi Vocali, 2012

L’opera è stata presentata all’interno dell’evento Crossing Bodies/Immaginari postcoloniali a cura di Routes Agency in occasione della mostra [S]oggetti Migranti: dietro le cose le persone ospitata al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.

Montaggio audio a cura del sound artist Paolo Zappalà.

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Massimiliano Di Franca è artista e curatore. Laureato in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Catania e diplomato al Master in Curatore Museale e di Eventi dello IED di Roma. Interessato allo studio dell’estetica urbana, progetta interventi all’interno di spazi non deputati all’arte. Coinvolto dagli aspetti teorici e pratici del binomio ibrido artista-curatore studia le dinamiche che ne regolano i rapporti. Ha partecipato alle residenze per artisti Chambre de séjour avec vue a Saignon, in Francia; Rifrazioni Festival Internazionale di Arti Contemporanee, a cura dell’ Associazione Culturale Cercle, Anzio (RM); AGORAKAJSKENE ideato dall’Associazione Culturale Nanou presso l’Arboreto di Mondaino (RN). Dal 2006 fa parte del collettivo artistico “Fattidarte” che realizza opere e interventi di public art.

Jimmie Durham è artista, saggista e poeta. Nato nel 1940 negli Stati Uniti, da tempo risiede in Europa. E’ tra i fondatori dell’American Indian Movement (AIM). Il suo lavoro è centrato su una critica culturale tesa alla decostruzione di stereotipi e pregiudizi legati alle relazioni fra culture. Tematiche e processi legati all’antropologia e al postcolonialismo sono dei momenti centrali di ispirazione: ironica e sagace, la sua opera risponde all’atteggiamento di scetticismo, paura, o razzismo della cultura occidentale nei confronti di altre culture e modi di vita.

Tarek Elhaik (Ph.D., Cultural Antropology, UC berkeley, 2007) è antropologo, film curator, Professor of Cinema Studies alla San Francisco State University. Il focus della sua ricerca è incentrato sull’approccio sensoriale ed etnografico, alla Modernità e alle frontiere dell’antropologia, del cinema trans-culturale, alla media art contemporanea e al lavoro curatoriale. Attualmente sta lavorando al volume Incurable  & Errant Images: Neuro – Cinematic detours in Modernity. La sua prossima ricerca è estendere la fotografia riguardante la questione della modernità per provare l’intersezione tra vita nazionale, film neurologici e cultura visuale nel pre-fascismo e nel pre-futurismo italiano.

Susanne Franco è ricercatore presso l’Università di Salerno. Ha pubblicato vari saggi sulla danza moderna e contemporanea e i volumiMartha Graham (L’Epos 2003 e 2006) Frédéric Flamand (L’Epos 2004). Ha curato il numero monografico Audruckstanz: il corpo, la danza e la critica (“Biblioteca Teatrale” 2006), e con Marina Nordera i volumi I discorsi della danza. Parole chiave per una metodologia della ricerca (UTET Università 2005 e 2007; tr. ing. Routledge 2007) e Ricordanze. Memoria in movimento e coreografie della storia (UTET Università 2010). Dirige la collana “Dance for Word/Dance Forward. Interviste sulla coreografia contemporanea” (L’Epos).