anno 14, n. 45 Maggio – Agosto 2024 [ PERTURBARE LO SPAZIO LATENTE

Anno XIV, n°45, maggio - agosto 2024
§ PERTURBARE LO SPAZIO LATENTE
Intelligenze artificiali e pratiche artistiche

a cura di Paola Bommarito, Matilde De Feo e Giacomo Tufano

Come può l’IA favorire la nascita di nuove forme di espressione artistica e di interazione con il pubblico? Quali sono i margini dell’azione creativa che vedono l’IA utilizzata, da un lato, come strumento a servizio dell’artistə, dall’altro, come alleata in grado di favorire i processi immaginativi e assumere un ruolo centrale nel processo autoriale di co-creazione? E in che modo l’arte può contribuire a interrogare e a problematizzare i processi, i meccanismi, le finalità e i limiti dell’intelligenza artificiale generativa, sia dal punto di vista tecnico che etico, politico, culturale ed estetico?

Il numero della rivista roots§routes intende esplorare le sfide, le opportunità, le implicazioni e le potenzialità dell’uso dell’intelligenza artificiale generativa nell’arte contemporanea, performativa e nei processi comunicativi legati al contesto culturale.

Siamo interessati a ricevere proposte di contributi che esplorino questo tema da diverse prospettive, tra cui:

IA come strumento di produzione al servizio dell’artistə. Tecniche di guida e di influenza della produzione dell’IA attraverso l’uso di prompt sofisticati ed intenzionali (prompt engineering).

Interazione uomo/macchina nei processi di creazione. L’uso dell’intelligenza artificiale nella creazione di opere d’arte visiva, sonora o multimediale e nella produzione di testi. Analisi di come l’IA può espandere le opzioni a disposizione dell’artistə, creando opere che possono trascendere la tradizionale esperienza artistica.

Agenzia dell’Artistə vs Agenzia del sistema. Ricerchiamo studi che indagano il rapporto tra la creatività dell’artistə e le capacità generative delle macchine. Dove si traccia la linea tra l’input umano e l’autonomia della macchina?

Co-creatività e co-autorialità. Come viene definita la co-autorialità in un’opera d’arte generata in collaborazione con l’AI? Esaminiamo le dinamiche di collaborazione e le implicazioni etiche nella co-creazione artistica.

Le sfide e le opportunità per la critica, la curatela, la fruizione e la valorizzazione dell’arte e dell’intelligenza artificiale generativa. Come ha suggerito Lev Manovich, “l’IA può essere usata per analizzare, classificare e organizzare grandi quantità di dati visivi, sonori e testuali”. Come questo può influenzare il modo di studiare, esporre, fruire e apprezzare l’arte? Quali sono le nuove competenze e le nuove responsabilità richieste ai critici, ai curatori, ai fruitori e ai valorizzatori dell’arte?

Il testo è stato elaborato attraverso un processo di scrittura collaborativa con chat GPT

[prompt] scrivi una call for papers per la rivista di studi visuali “roots§routes”. Il focus di ricerca è sul modo in cui le intelligenze artificiali possono essere utilizzate nella pratica artistica. Gli articoli dovrebbero ragionare su: l’ai come strumento al servizio dell’artista in un processo governato dal Prompt Engineering; l’ai come strumento che favorisce processi immaginativi; l’agenzia dell’artista rispetto a quella dell’LLM; co-creatività e co-autorialità nel processo di generazione.